Buongiorno!
Buongiorno di lunedì, il che è molto anomalo, perché Sillabe esce di venerdì, puntuale come le passeggiate di Immanuel Kant, si parva licet eccetera eccetera, e invece oggi è lunedì.
E infatti questa non è una puntata di Sillabe, che riprende regolarmente venerdì 6 dicembre, ma è l’annuncio urbi et orbi che è da oggi disponibile su Amazon (e forse più in là anche altrove) Canzoniere matematico, silloge di sessantaquattro sonetti su alcuni aspetti della matematica e della fisica. In calce trovate i link.
È un libro nato abbastanza per caso. E, in effetti, scritto all’inizio quasi controvoglia. Avevo una ventina di sonetti pronti, ma non avevo intenzione di farci un granché, anche perché il progetto era di mettermi il prima possibile a lavorare su un romanzo in endecasillabi che si sarebbe chiamato Storie di questo e quel mondo e che avrebbe tenuto conto dell’universo raccontato dalla teoria della relatività. Solo che per questo nuovo progetto non avevo altro in mano che una tonnellata di appunti di teoria della relatività, e mentre lacrimavo priva di idee davanti a fogli pieni di freddi e aspri tensori di Ricci ho cominciato a raccogliere materiale sui sonetti precedenti e a comporli, piano piano, in quello che pensavo sarebbe stato un Piccolo canzoniere matematico.
Naturalmente il Piccolo canzoniere ora conta 386 pagine ed è diventato un Canzoniere e basta, perché una cosa tira l’altra e poi mi viene l’entusiasmo e anche la logorrea, però così è andata.
Per dovere di cronaca, anche Storie di questo e quel mondo procede bene, credo che uscirà fra un anno, e io continuo a lacrimare davanti a fogli pieni di freddi e aspri tensori di Ricci ma con qualche idea concreta da sviluppare, e sono circa a un quarto del lavoro.
Per chi avesse già letto (grazie) i sonetti sui paradossi di E tutto sembrò falso e sembrò vero (Scienza Express, 2022), l’idea del Canzoniere matematico è la stessa: a ciascun sonetto segue qualche pagina di note esplicative, scritte con un linguaggio abbastanza accessibile ma non del tutto privo di rigore, il che è un eufemismo per dire che sì, ci sono le formule. Ma il tutto dovrebbe essere accessibile comunque. E c’è anche un po’ di letteratura. E i sonetti. Ci sono i sonetti! Ah!
Direttamente dall’introduzione:
L’arte di mescolare la poesia con la matematica, e più in generale con gli oggetti della conoscenza scientifica, è antica. Si tinge addirittura dei colori primigeni del mito, partendo da Esiodo e Parmenide e arrivando a Lucrezio; si dipana nella cultura medievale e rinascimentale trattando in versi di quasi tutto lo scibile umano a disposizione degli eruditi dell’epoca, e vive un fatale declino da quando il linguaggio della matematica, e della scienza, si è reso via via più specializzato e formale, fino a distaccarsi in maniera sostanziale dal linguaggio comune che è appannaggio della forma poetica di ogni tempo.
Eppure credo che la poesia abbia ancora bisogno di matematica: vuoi perché le forme metriche chiuse, come quella del sonetto, e la stessa impostazione ritmica del verso hanno strutturalmente a che fare con la matematica, vuoi perché la matematica è parte integrante dell’avventura intellettuale umana, e la poesia non dovrebbe esimersi dal cantarne le sorti nemmeno ora che parlano lingue così diverse.
La poesia e la matematica, inoltre, condividono due aspetti che possiamo chiamare degli strumenti di lavoro: l’utilizzo dell’immaginazione e quello della metafora. All’immaginazione pertiene la capacità di creare, per l’appunto, immagini, ricostruendole dall’esperienza sensibile e adattandole in modo da dare loro un’umana comprensione, strutturandole poi in un ordine e in una serie opportuna di schemi. L’immaginazione serve a prendere le esperienze esterne e a crearne un alfabeto di simboli. Dal canto loro, le metafore sono meccanismi cognitivi tramite i quali i concetti astratti vengono compresi adattandoli a esempi concreti presi anch’essi dall’esperienza sensibile. Metafore matematiche sono quelle che identificano i numeri reali come punti su una retta, per esempio, o che permettono di manipolare l’infinito figurandolo come un processo in cui “si va avanti a contare indefinitamente”. Le metafore, insomma, fanno sì che concetti astratti fondamentali, in matematica come in poesia, possano essere trattati come oggetti qualsiasi, pur sapendo che non li incontreremo davvero nella nostra esperienza sensibile. Detto ancora in altri termini, matematica e poesia sono entrambi strumenti con cui la mente umana si adatta a comprendere il mondo che la circonda.
Forse le mie intenzioni riecheggiano vecchie e inespresse suggestioni che affondano nell’influenza che sul pensiero occidentale ha avuto il Timeo di Platone, con la sua creazione del mondo in base a principi di bellezza e di armonia, e con le relazioni di tali principi con l’animo umano, e con le elaborate digressioni sull’intelletto e la necessità; forse quelle suggestioni sono ancora lì nonostante si siano liberate, nei secoli, della presenza e della narrazione di un demiurgo purchessia, e della pervasività della teleologia, ormai insostenibile da un punto di vista scientifico e filosofico ma così radicata nelle illusioni umane. Sta di fatto che trovarmi su questa strada è stato, talvolta, un’esperienza inebriante; molto più di frequente, invece, mi ha fatto tremare le gambe e mi ha riempita di dubbi. Ma credo che comunque ne sia valsa la pena, e spero che le poesie del Canzoniere matematico possano rendere partecipe anche qualcun altro della sensazione straniante e incantevole che si ha nel trovarsi davanti a universi interi che suonano una musica finalmente in parte comprensibile.
Che dire? Un estratto gratuito del Canzoniere matematico è disponibile in PDF via Dropbox qui. Se siete iscritti alla newsletter, o avete letto Sillabe in ogni caso, è lo stesso che avevo incluso qualche settimana fa.
Al momento il libro nella sua interezza è a disposizione in formato cartaceo e in ebook a questi due indirizzi:
Canzoniere matematico (cartaceo)
…per le librerie ci stiamo attrezzando, ma non prometto niente.
Quanto a noi, ci ritroviamo come al solito venerdì per le chiacchiere in libertà sul Poema di una macchina. A presto!