Buonasera!
Nella puntata precedente ricorderete che abbiamo visto in che modo la poesia possa legarsi all’umorismo e alla satira, e quindi in che modo possa fungere da voce critica nei confronti del potere. Oggi passiamo dall’altra parte della barricata e andiamo a capire in che modo, invece, la poesia possa essere essa stessa la voce del padrone: in che modo possa essere funzionale a veicolare un’ideologia, o una catena di comando. E, di lì, vedremo in generale che rapporto possibile vi sia tra la poesia e la propaganda.
Durante la puntata, com’è prassi, ascolteremo alcuni versi scritti da ChatGPT sui temi trattati e li metteremo a confronto coi suoi, e nostri, modelli umani.
Ce la vedremo con Pindaro, Majakovskij, Marinetti e la Groenlandia.
Buon ascolto!
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