Versi e silicio

La poesia è davvero l’estensione delle emozioni umane? L’espressione di parti di noi altrimenti indicibili? È, se vogliamo usare un’immagine un po’ stereotipata, il linguaggio dell’anima? E cosa succede quando a scrivere non è un’anima, e nemmeno un cervello, ma un algoritmo?

Buonasera e benvenuti a questa anticipazione del podcast di Sillabe, che a tutti gli effetti partirà martedì prossimo. In questa breve puntata introduttiva daremo un assaggio di quel che si farà: metteremo a confronto poesia umana e poesia artificiale, e lo faremo per esplorare i confini della creatività, del pensiero e dell’identità. Sia umani che artificiali.

Io sono Elena Tosato, mi occupo di poesia scientifica, cioè di tutto quel che fa da ponte tra la poesia e la scienza, la matematica e la tecnica, ho una newsletter che si chiama Sillabe e che ogni venerdì tratta di questi argomenti. E questo è il podcast che nasce da Sillabe, una serie di puntate che da martedì prossimo 11 marzo potrete ascoltare ogni due settimane, fino alla metà di luglio. Da oggi - o meglio, dalla prossima settimana - ci addentreremo in una sfida affascinante: possono i versi generati da un’intelligenza artificiale emozionarci tanto quanto quelli scritti da un poeta in carne e ossa? E come possiamo distinguere gli uni dagli altri?

Nella puntata di oggi leggeremo due poesie, una scritta da un poeta reale e una generata da un modello di linguaggio artificiale, vale a dire nello specifico ChatGPT.

Lo faremo senza rivelare subito chi le ha scritte: umano o macchina? Vi invito ad ascoltare attentamente, a cogliere sfumature, emozioni, ritmi, uso delle parole, prevedibilità delle immagini. Poi, svelerò l’autore di ciascun testo e, dalla prossima settimana, magari rifletteremo insieme su cosa rende la poesia davvero umana.

Signore e signori, poeti, versificatori e semplici uditori, curiosi e passanti, preparatevi a mettere in discussione le vostre certezze. La poesia è un atto di coscienza, di memoria, di dolore e di bellezza, di emozione, s’è detto, di sintesi tra l’esperienza umana e le improbabilità del linguaggio, passando per il ritmo e la melodia… Ma l’intelligenza artificiale può davvero replicare tutto questo? O sta solo imitando senza comprendere?

Iniziamo oggi un viaggio tra versi e silicio. Si parte!